RASSEGNA STAMPA

La Repubblica - G8, De Gennaro a processo il 16 giugno

Genova, 6 maggio 2008

G8, De Gennaro a processo il 16 giugno
Con l´ex capo della polizia alla sbarra anche Colucci e Mortola Resa dei conti in aula per le bugie sull´assalto alla Diaz raccontate d´intesa tra i 3 grandi accusati

L´udienza preliminare è in programma lunedì 16 giugno davanti al gup Silvia Carpanini, che ha accolto la richiesta di rinvio presentata dalla procura genovese. Sul banco degli imputati sono in tre. Il primo si chiama Gianni De Gennaro, nel luglio 2001 era il capo della polizia italiana e da allora ha proseguito un´inarrestabile carriera: oggi è commissario prefettizio per l´emergenza-rifiuti in Campania. Dicono che potrebbe fare il ministro nel prossimo governo Berlusconi. Il secondo è Francesco Colucci, otto anni fa era il questore del capoluogo ligure: fu il primo a pagare, trasferito qualche giorno dopo la fine del vertice internazionale, ma ha poi recuperato il tempo perduto. E´ stato recentemente promosso prefetto. Il terzo è Spartaco Mortola, dirigeva la Digos di Genova.
Attualmente ricopre il ruolo di questore vicario a Torino. Funzionari in carriera, a loro modo protagonisti del G8. Imputati. Colucci di aver mentito durante il processo per il blitz alla Diaz. De Gennaro di aver istigato le menzogne. Spartaco, che è uno degli imputati per la sanguinaria irruzione, di aver rinfrescato la memoria all´allora questore prima della deposizione in aula.
Secondo i pm Francesco Cardona Albini ed Enrico Zucca, i super-poliziotti sotto accusa per la Diaz avrebbero elaborato una precisa "strategia": minimizzare il ruolo dell´ex capo della polizia, e prendersela con chi in qualche modo non può difendersi. Arnaldo La Barbera, nel frattempo deceduto. Lorenzo Murgolo, uscito dal processo. Ansoino Andreassi, che era contrario all´intervento. «L´operazione è stata semplice. Si è trattato di eliminare gli accenti sui ruoli di responsabilità degli imputati. E nel contempo di enfatizzare i compiti dell´unico funzionario la cui posizione è stata archiviata, del defunto prefetto La Barbera e dell´unico teste schierato contro la gestione della operazione Diaz. Nel documento i pubblici ministeri hanno sottolineato la «marcia indietro» fatta da De Gennaro sulla fallimentare operazione (93 no-global massacrati ed arrestati illegalmente). In commissione parlamentare dichiarò di non sapere nulla dell´operazione, davanti agli inquirenti corresse leggermente il tiro. E pretese, sempre secondo l´accusa, una testimonianza che gli facesse da sponda. I magistrati pongono l´accento sul comportamento dell´ex questore genovese. Colucci prima di testimoniare ascoltò i suggerimenti di un imputato, l´attuale questore vicario di Torino, Spartaco Mortola. Ma soprattutto incontrò De Gennaro, e lesse i verbali del capo. La procura cita alcune telefonate di Colucci dopo la discussa testimonianza - «Ho dato due legnate al pm (...) il capo mi ha chiamato per ringraziarmi, mi ha detto che li ho sbaragliati» - e denuncia il «circuito di solidarietà» tra i protagonisti di questa vicenda: «Un circuito che unisce gli autori delle condotte criminose, i vertici dell´amministrazione, gli attuali imputati nella loro difesa e i testimoni del processo».
Ci sono molte probabilità che l´udienza del 16 giugno si risolva in un rinvio a dopo l´estate. Zucca e Cardona Albini sono infatti impegnatissimi nella stesura della memoria conclusiva del processo per la Diaz, che tra giugno e luglio vivrà momenti decisivi.

(m. cal.)